La festa di San Patrizio, o Saint Patrick’s Day, si svolge ogni anno il 17 marzo per celebrare il patrono d’Irlanda, vescovo cristiano che nel V secolo la evangelizzò.
La forma attuale della celebrazione, con un trionfo del colore verde (simbolo di questa terra), basata su cortei, serate musicali e grandi bevute di birra, è nata nella seconda metà dell’Ottocento per iniziativa delle comunità irlandesi emigrate negli Stati Uniti. Dall’inizio del Novecento la festa si è affermata in Irlanda, assumendo anche significati nazionalisti, e, più recentemente, si è diffusa anche in altri Paesi, tra cui l’Italia.
Naturalmente, in una festa che celebra l’orgoglio irlandese, non si può che consumare la bevanda simbolo del Paese: la birra.

Chi era San Patrizio, il patrono d’Irlanda

San Patrizio, al secolo Maewyin Succat, era un vescovo nato nella Britannia Romana nel 385 d.C.
Si deve a lui la diffusione del cristianesimo in terra irlandese: intorno all’anno 431, quando in Irlanda predominavano i culti celtici, iniziò le sue missioni di evangelizzazione e in alcuni anni riuscì a propagare la nuova religione in tutto il territorio. Morì il 17 marzo 461.

Le origini del Saint Patrick’s Day

La celebrazione di San Patrizio è molto antica: è celebrata da tempo immemore nelle chiese irlandesi e all’inizio del XVII secolo è entrata ufficialmente nel calendario liturgico cristiano. In origine non era associata a grandi bevute di birra, anche perché la ricorrenza cade durante la Quaresima, che, come sappiamo, è un periodo di digiuno e astinenza.

Nella sua forma attuale, la festa di San Patrizio non è nata in Irlanda, ma nelle comunità irlandesi emigrate negli Stati Uniti. Alla metà dell’Ottocento la carestia delle patate che colpì le isole britanniche provocò una massiccia emigrazione verso gli Stati Uniti. Le comunità residenti a New York, a Chicago e in altre città attribuivano molta importanza al rispetto delle tradizioni irlandesi e presero l’abitudine di celebrare il patrono del Paese con grandi feste pubbliche.
Si affermò anche l’usanza di indossare abiti verdi, il colore del trifoglio, già presente su emblemi e simboli nazionali dell’Irlanda.

Quando e come si è diffusa la festa nel Novecento

In Irlanda, la ricorrenza di San Patrizio è diventata una festa nazionale nel 1903. Negli anni successivi, quando si intensificò la lotta per l’indipendenza dal Regno Unito, la festa assunse un significato nazionalista. Tra le tradizioni associate alla celebrazione figurano i cortei pubblici, nei quali spesso si indossano abiti verdi o altre vesti tipiche, e i canti tradizionali.

Invece in Irlanda del Nord– il settore dell’isola dell’Irlanda che fa parte politicamente del Regno Unito e nel quale una vasta componente della popolazione non è cattolica, ma anglicana – la celebrazione in origine coinvolgeva soprattutto i cittadini cattolici, ma oggi è apprezzata da tutti gli abitanti.

San Patrizio è inoltre celebrato in tutti i territori nei quali risiedono comunità irlandesi, in primis nel Regno Unito, e in tempi recenti si è diffuso anche in altri Paesi, inclusa l’Italia, soprattutto per iniziativa delle birrerie, molte delle quali il 17 marzo organizzano serate a tema per attirare i clienti.

Perché a San Patrizio si beve birra?

La ragione è molto semplice: la bevanda, come il santo, è uno dei simboli dell’Irlanda.
La celebrazione, come abbiamo visto, è nata per consolidare l’identità irlandese tra le comunità emigrate ed è stato naturale associarla al consumo della bevanda “nazionale” dell’Irlanda.
La birra, però, non ha connessioni “dirette” con il personaggio di San Patrizio, come talvolta si crede, anche perché, quando visse il santo, non era stata ancora introdotta in terra irlandese.

Oggi durante la celebrazione si consumano tutte le varietà di birra, ma in passato si beveva soprattutto la stout, che, pur essendo stata inventata a Londra, ebbe grande diffusione in Irlanda grazie a un birraio del XVIII secolo, Arthur Guinness. Per molti anni, la stout è stata la birra più consumata e, sebbene oggi abbia perso il primato a favore delle lager (le birre chiare), è considerata uno dei simboli del Paese.
Alla festa è associata anche un’altra bevanda, il sidro, di origine celtica e derivato dalla fermentazione delle mele, del quale gli irlandesi sono tra i maggiori consumatori al mondo.

La leggenda dei Serpenti

Secondo la tradizione, in Irlanda non ci sarebbero più serpenti da quando san Patrizio li cacciò in mare.
Questa leggenda è connessa a quella della montagna sacra irlandese Croagh Patrick, sulla quale il santo nel 441 d.C. avrebbe trascorso quaranta giorni, gettando alla fine una campana dalla sommità del monte nell’attuale Baia di Clew per cacciare via i serpenti e le impurità. Da qui la formazione delle isole che la contraddistinguono.
Lo storico greco-romano Salinus ha registrato, tuttavia, in un suo scritto che l’Irlanda era priva di serpenti già due secoli prima che nascesse S. Patrizio. Si pensa che questa storia sia stata inventata da un monaco di origini italiane giunto a Downpatrick, corte del normanno John de Curcy, tramite la moglie di quest’ultimo.
Oggi il monte è meta di un pellegrinaggio, conosciuto con il nome di Reek Week, soprattutto dal 15 luglio al 15 agosto. Le adesioni sono molteplici e registrano dalle 15 alle 30 000 persone.

Il Pozzo di San Patrizio

Celebre anche la Leggenda del Pozzo di San Patrizio, il pozzo senza fondo, da cui si aprivano le porte del Purgatorio.
La grotta, murata per volere di papa Alessandro VI nel 1497, era localizzata su un isolotto del Lough Derg (e denominato Purgatorio di San Patrizio), dove poi venne costruita una chiesa, oggi meta di pellegrinaggio penitenziale per molti fedeli.

La leggenda del Biancospino

Si narra anche che, fuggito dalla schiavitù in Irlanda, san Patrizio si diresse direttamente in Francia. Avendo deciso di visitare suo zio a Tours, doveva attraversare la Loira, ma non era provvisto dei mezzi necessari per farlo. Trovò, tuttavia, che la sua mantella sarebbe stata un’ottima zattera.
Una volta raggiunta la riva opposta, Patrizio appese il suo soprabito a un cespuglio di biancospino ad asciugare. Nonostante fosse pieno inverno, la pianta iniziò a fiorire ed ecco come si spiega perché, da allora, il biancospino fiorisca nella stagione fredda.

Il Trifoglio

Da notare la presenza della figura di san Patrizio anche nell’emblema nazionale irlandese, il Trifoglio o Shamrock, in lingua originale.
Grazie ad un trifoglio, secondo una leggenda affermatasi nel XVIII secolo, il santo avrebbe spiegato agli irlandesi il concetto cristiano della Trinità, prendendo come esempio le tre foglie collegate ad un unico stelo.

 

FONTI
www.geopop.it
Wikipedia
Mike Cronin, ‎Daryl Adair, The Wearing of the Green: A History of St. Patrick’s Day, Routledge, 2006
Catholic Encyclopedia, St. Patrick

 

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