Psicobiogenealogia: ma cos’è?

Provo a spiegarlo nel modo più semplice possibile sebbene per introdurla debba necessariamente essere un poco tecnica, sicché portate pazienza.
Questo termine così ampio e impegnativo anche solo nel pronunciarlo, racconta ed evidenzia lo stretto legame tra psicologia, biologia e genealogia.

  • Psicologia
    Perché contempla le relazioni tra figli e genitori: la cosiddetta psicologia relazionale e, ancor più specifica, psicologia sistemica.
  • Genealogia
    Perché si comprendono anche i legami con le generazioni precedenti: se voglio capire me stesso, studio il legame con i miei genitori, ma se a mia volta voglio comprendere i miei genitori, studio il rapporto che quest’ultimi hanno avuto con i loro genitori.
    E così via fino alle generazioni precedenti, solitamente mi fermo ai bisnonni per semplicità.
  • Biologia
    Per spiegare come alcune malattie ricorrano e si ripetano tra le diverse generazioni.

La storia infinita

È la trasmissione di una storia, che diventa la nostra.
In questa storia, però, si trasmettono sia gli aspetti positivi di una generazione, sia le sue ombre, i suoi “errori e, soprattutto, lo squilibrio o meno tra il maschile e il femminile: se uno dei due difetta o eccede sbilancia anche l’altro e si crea una disarmonia che è all’origine di tutte le patologie e di tutti i nostri conflitti.
Come dire: se ognuno sta al suo posto, tutto fluisce e vivremo felici e contenti.

Se, per esempio, in un ramo dell’albero ad un certo punto si avranno solo nascite di figlie femmine, probabilmente lì il maschile deve aver combinato qualcosa di veramente pesante ai danni del femminile e la risposta biologica sarà bloccare la procreazione di altri maschi.
Se si verifica un evento che annulla la dimensione umana, come un abuso o una morte precoce o violenta, si crea un “errore” che si nasconde letteralmente nelle memorie dell’inconscio e che si tramanderà da generazione a generazione. E allora nasce un conflitto tra ciò che l’Anima è realmente e ciò che ha ereditato dal suo albero genealogico e innesca la biologia che crea una “malattia”: servirà a risolvere il conflitto – o i conflitti – nati nelle generazioni precedenti ed “ereditati” da quelle successive, finché non arriverà qualcuno che lo risolverà pacificando gli antenati, salvando se stesso e i propri discendenti.

Ad ogni domanda, una risposta

Quali influenze hanno avuto su quello che siamo oggi, i trascorsi dei nostri genitori, fratelli e sorelle, zii, nonni, bisnonni?
Cosa è passato nel nostro corpo e nella nostra mente dal momento del nostro concepimento fino al terzo anno di età?
Questa fase così delicata della vita è anche la più ricca di informazioni che ci vengono trasmesse.
Quali sono i segreti, i non detti, i fantasmi?
Quali gli innominabili, i ripudiati, gli esclusi per ignominia dal clan? A chi è stato impedito di partire, di vivere un amore, di superare i confini, di osare una nuova esistenza?
Quali sono i vissuti, i conflitti che mi trovo ad affrontare che ho ereditato dai miei genitori, che a loro volta avevano ereditato dai loro, e ancora e ancora indietro nel tempo?
Ciò che un bisnonno ha lasciato incompiuto o non ha realizzato, si ripercuote nel bisnipote e la catena non si interromperà finché qualcuno non risolverà la questione.

Le nostre famiglie ci tramandano un’impronta profonda, lo studio del nostro albero ci permette di individuarla, di prenderne consapevolezza, di scavare e vedere con più chiarezza l’origine delle nostre esigenze, dei nostri moti, delle necessità e dei bisogni, dei destini avversi, delle difficoltà fisiche ed emozionali che incontriamo nella nostra vita e che ci impediscono di viverla pienamente.
Dentro di noi vivono tutti i nostri avi.
Ma potremmo essere noi a riscrivere il finale della storia.

Brano del giorno: “The Hanging Tree’ – James Newton Howard ft. Jennifer Lawrence”
https://youtu.be/F3hTW9e20d8?si=YS7JjtmIlsDlIfmh

Con amore e servizio
Roberta

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