Vi è mai capitato di rimanere all’improvviso senza voce? Nemmeno un suono.
Ecco, lo sapevo, colpa del condizionatore a palla o del concerto di ieri sera oppure la finestra aperta mentre dormivo e ti ricordi quel vento pungente dell’altro giorno?
C’è una spiegazione ben precisa a quanto accaduto e, soprattutto, biologicamente sensata.
L’afonia si manifesta, generalmente, dopo una forte emozione che ci lascia “senza parole” e può essere in relazione a collera, paura o dolore.
Oppure accade a quelle persone che comunicano facilmente le proprie idee, ma provano paura e impotenza nel raccontare il proprio dolore.
Questo silenzio forzato le costringe, così, ad ascoltare e capire cosa accade dentro di loro; diversamente userebbero le parole, qualsiasi argomento, per occupare la mente e non percepire l’emozione sofferente racchiusa dentro.
Claudia Rainville ci fornisce importanti spunti di riflessione:
Ho vissuto un’emozione forte che mi ha lasciato senza parole, perché mi sento incapace di parlarne o perché non ho potuto esprimere quello che ho provato?
Ho paura di entrare in contatto con l’emozione che porto in me?
Il primo passo è sempre la comprensione e la presa di consapevolezza della causa, dopodiché starà a noi scegliere se e cosa cambiare e come, nel nostro percorso di vita.
Un percorso olistico personalizzato può aiutarci sia fisicamente, alleggerendo i sintomi e favorendo il recupero, sia emozionalmente.
Roberta ~
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